Il servizio della Conservazione del Patrimonio del Santuario

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La missione del Dipartimento per la conservazione del patrimonio del Santuario Nostra Signora di Lourdes è preservare e proteggere opere d’arte e oggetti storici, mantenendoli in condizioni stabili per la trasmissione alle generazioni future.

Ciò implica l’implementazione di misure di conservazione preventiva, come il monitoraggio ambientale, la corretta manipolazione degli oggetti, il monitoraggio sanitario regolare e la raccolta di documentazione e ricerca sugli oggetti. Le missioni specifiche del servizio includono:

1. Sviluppare e implementare piani di conservazione preventiva per gli oggetti della collezione, garantendo che le condizioni di conservazione ed esposizione siano adeguate alle esigenze degli oggetti, controllando temperatura, umidità, luce e qualità dell’aria.

2. Sviluppare e implementare piani di trattamento per gli oggetti che richiedono interventi di conservazione, come restauro, consolidamento o stabilizzazione.

3. Registrare e catalogare la collezione, seguendo gli attuali standard nazionali di documentazione per le collezioni d’arte e di storia.

4. Documentare il contesto storico e culturale degli oggetti.

5. Monitorare regolarmente gli oggetti della collezione per rilevare eventuali segni di deterioramento o danneggiamento e garantire un intervento tempestivo quando necessario.

6. Collaborare con altri professionisti, come curatori museali, restauratori, archivisti, storici dell’arte e ricercatori, per garantire un approccio multidisciplinare alla conservazione e alla gestione della collezione.

7. Sensibilizzare il pubblico sul valore e l’importanza della collezione attraverso pubblicazioni, convegni, mostre e programmi educativi.

Alcuni esempi del patrimonio studiato e conservato

Nell’ordine

La Rosa d’Oro di Pio IX

La base circolare poggia su quattro punzoni. La decorazione è composta da gigli fogliati, da due statuette di fanciulli, drappeggiate all’antica e rappresentanti la Speranza e la Fede. Una ha un’ancora, l’altro una croce. Vi sono poi due medaglioni in smalto champlevé (tecnica di decorazione) in cuoio traforato raffiguranti il Sacro Cuore di Maria, circondato da una corona di gigli, e lo stemma vescovile. I bordi della base sono evidenziati da smalti turchesi montati a cabochon. Sul corpo si possono vedere gli stemmi di Pio IX e dell’arcivescovo di Bourges, Charles-Amablede la Tour d’Auvergne.

Iscrizione: “A PIO IX L’ASSOCIAZIONE DI NOSTRA SIGNORA DEL SACRO CUORE DISSOUDUN. 16 GIUGNO 1875. L’AMORE SIA OVUNQUE SI TROVI IL SACRO CUORE DI GESÙ. LE MISS(IONNAIRES)… DEL S. CUORE DI GESÙ

Stendardo di San Giorgio che combatte il drago

Nei due angoli superiori dello stendardo, ricamati con filo d’oro, steli di rose fiorite si intrecciano con rami di quercia ricchi di ghiande. Lo stendardo ha tre ornati in frange di filo dorato. I due esterni sono decorati con rami di quercia con ghiande intrecciate. Il mantello centrale reca lo stemma del Regno d’Inghilterra: i leopardi normanni, il leone e l’arpa celtica. Lo stemma è sormontato dalla Corona Reale d’Inghilterra e un filatterio reca l’iscrizione “Dio e il mio Re”.

La scena principale, interamente ricamata, raffigura Giorgio che uccide il Drago. Appare come un cavaliere crociato, in sella a un impennato destriero bianco.

Reliquiario di Santa Bernadette

Dipinto “La Signora di Massabielle”

Louis Capdevielle nacque a Lourdes in una modesta famiglia di lavoratori dell’ardesia. Noto per il suo talento come pittore, fu mandato a Parigi per studiare con i migliori pittori del suo tempo: Aimé Millet, Alexandre Cabanel e Léon Bonnat. Dopo aver affinato la sua arte a Parigi, tornò a Lourdes nel 1890 per guadagnarsi da vivere con la pittura. Questo dipinto, che si distingue dalla produzione del pittore, fu probabilmente realizzato durante questo periodo della sua vita. A lungo trascurato, questo artista sembra ora essersi guadagnato il giusto posto tra i migliori pittori pirenaici del XIX secolo. Capdevielle fu un testimone privilegiato della vita a Lourdes e nei Pirenei nella seconda metà del XIX secolo.

Casula delle “Clarisse di Mazamet

Sul lato della casula in seta color crema, un’ampia fascia ricamata in oro, ornata da intrecci vegetali, è fiancheggiata da quattro medaglioni riccamente ricamati che rappresentano rispettivamente Maria Vergine Immacolata, San Francesco d’Assisi (Sanctus Franciscus), Santa Chiara (Sancta Clara) e il convento delle Clarisse di Mazamet.

Sul retro, secondo lo stesso schema, una grande croce latina reca, in sette medaglioni, le rappresentazioni di Gesù Cristo (Cor Jesu Sacratissimum), Santa Margherita (Sancta Margarita), San Michele (Sanctus Michael), Santa Giovanna (Beata Giovanna), San Ludovico (Sanctus Ludovicus) poi Santa Cecilia (Sancta Ceacilia); Vi sono poi passamanerie dorate, un risvolto rosso e un laccio protettivo sul colletto.

Messale festivo mariano

Il Messale festivo mariano fu donato dal pellegrinaggio nazionale degli Assunzionisti nel 1911. Reca la firma autografa di Pio X datata 24 settembre 1911. Questa preziosa opera fu miniata dalla Congregazione delle Suore della Carità e dell’Istruzione Cristiana di Nevers.

Corona d’oro posta sulla cupola della Basilica del Rosario

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